Per sette ore ieri 4 ottobre 2021 WhatsApp Instagram e Facebook sono stati in down e noi sicuramente per un po’ ci siamo chieste “e ora che facciamo?”
Si perché ormai nell’era dei social, sicuramente complice anche la pandemia, le persone sono atterrate sui social di Zuckerberg che hanno preso sempre più spazio nelle nostre vite e senza ormai ci troviamo perse.
Molte sono anche le mamme che si trovano sui social, io per prima, li usiamo per tenerci compagnia, per confrontarci, per chiedere consigli, dalle ricette di cucina ai rimedi per febbre e raffreddore, ormai tutte noi non possiamo farne a meno.
I social come rimedio per la solitudine
Personalmente sono arrivata sui social molto tempo fa, in un momento in cui mi sentivo molto sola. La mia Sofia era nata da poco e io mi trovavo in una situazione di post parto non proprio rosea. Dopo anni di lavoro in ufficio con colleghi al mio fianco e il trasferimento da una grande città a un paesino di provincia avevo sì coronato il mio sogno di diventare mamma, ma allo stesso tempo mi trovavo improvvisamente sola e spaesata.
Ecco allora che inizia la mia avventura sul mio primo vero social, Facebook. In un certo senso questo ha segnato un po’ la mia rinascita. E’ qui che ho iniziato pian piano ad entrare in gruppi di mamme, che ho conosciuto persone nuove che sono diventate poi grandi amiche. E’ su Facebook che ho, dopo qualche anno, trovato il lavoro che faccio ancora oggi . Ed è sempre qui che, insieme ad altre mamme, ho assistito alla nascita e alla crescita della nostra community di oltre 700.000 mamme.
Non potrei mai dire che i social sono per me un’esperienza negativa, tutt’altro, in questi dieci anni ho visto sempre più mamme approdare su Facebook, confidarsi, sfogarsi, è innegabile che oggi i social sono la maggior fonte di rapporti umani per noi mamme. Ed è forse questo il motivo per cui non possiamo più farne a meno.
Instagram soddisfa il nostro bisogno di importanza
Più tardi ho conosciuto Instagram, questo è più il social dell’apparenza secondo me, del resto funziona per immagini. Indubbiamente Instagram soddisfa molto il bisogno di importanza che ogni individuo ha, noi mamme in particolar modo. Capire perché noi abbiamo un bisogno di importanza più grande è semplice, spesso noi stesse ci mettiamo al secondo, terzo, ultimo posto, dopo il marito, dopo i figli. Pensiamo indubbiamente prima ai loro bisogni poi ai nostri. E questo ci porta a desiderare di sentirci importanti.
Ecco allora che le vanity metrics diventano la nostra ossessione, le visualizzazioni alle storie ci soddisfano e ne vogliamo sempre di più, ecco che la somma dei like ad un post ci fa sentire importanti. Per non parlare poi se ci arriva qualche richiesta di collaborazione da qualche azienda, io stessa ho provato questa sensazione.
I gruppi di scambio like, le interazioni con storie e post ci hanno aiutato a instaurare rapporti umani, che spesso sono rapporti che diventano poi legami reali, io ho incontrato una delle mie migliori amiche su un social. E che ci hanno tenuto compagnia durante i lunghi mesi trascorsi a casa.
I social come strumento di guadagno
Sicuramente i social ci hanno aperto nuove possibilità di guadagno. Oggi sono molte le persone che lavorano tramite i social, io ho costruito il mio lavoro sui social, ma ad oggi i modi per guadagnare sui social sono tanti. Chiara Ferragni è l’esempio più palese di quante possibilità questi strumenti possono dare.
Ad oggi sono veramente tantissime le persone che ne sfruttano la potenza per un ritorno economico, networker, micro e macro influencer, per non parlare degli innumerevoli social media manager che abbiamo visto nascere.
Certo non è facile, ci vuole pazienza, costanza e anche tanto pelo sullo stomaco, perché diciamocelo, per quante persone ci seguono con piacere ce ne sono altre che ci attaccano e che giudicano la nostra vita da dietro una tastiera.
Ma in quanto a bacino d’utenza il social rimane ad oggi una fonte inesauribile di contatti e questo attira sicuramente tantissime persone
Non è tutto oro quello che luccica
Come per ogni cosa non è tutto oro quello che luccica anche sui social, soprattutto sui social. E vi posso assicurare che crescere sui social non è semplice per niente.
E’ facile trovare sui social i famosi Haters ad esempio, quelle persone che sono pronte a puntare il dito, a giudicare quello che facciamo, quello che diciamo. Da dietro una tastiera è molto più semplice ergersi sul trono e dare giudizi e questo capita spessissimo purtroppo. La parte più brutta da vedere e da sentire è che spesso e volentieri sono le donne ad avere questo comportamento. Sono donne come noi, mamme come noi, quelle pronte a giudicare come educhiamo i nostri figli ad esempio, se mettiamo le loro foto, come facciamo vedere le nostre giornate. Anche io, che non sono un’influencer, ho subito questi attacchi gratuiti e posso dire che all’inizio ci rimani molto male, poi ovviamente ci ragioni e capisci che non ne vale la pena, ma non è sempre facile farlo.
Allo stesso modo lavorare attraverso i social non è semplice, primo tra tutti incappi nel giudizio affrettato. Ma ancora più difficile è gestire l’invidia delle persone. Quello che si vede nelle storie o nei post delle persone che lavorano con i social è spesso la parte finale, la parte bella del lavoro, ma non è tutto lì. Per chi utilizza i social come fonte di guadagno ogni storia, ogni post, ha dietro un lavoro a volte anche faticoso. Un lavoro di pianificazione, di strategia, di rispetto delle tempistiche e delle scadenze. Le persone che guardano spesso vedono la foto ma non sanno che dietro quella foto c’è uno studio, le luci, l’abbigliamento, la location.
Ragazzi e Social
E, non in ultimo, noi mamme a volte non ce ne rendiamo conto ma siamo da esempio ai nostri figli anche per i social. Sappiamo bene quanti studi ci sono sull’effetto di internet in generale e dei social in particolare sui ragazzi e sui bambini. Io ho dovuto mettermi dei paletti, lavoro con i social perciò li utilizzo molto ma cerco di utilizzarli il meno possibile quando ci sono loro. Non le riprendo a meno che loro non vogliano. Non uso il cellulare mentre guardiamo un film o facciamo un gioco insieme. Niente cellulare a tavola e soprattutto per loro niente social per ora. Per quanto si possano reputare grandi non lo sono ancora abbastanza per questo mondo. E’ vero che possiamo vigilare su di loro, ma non sempre ci riusciamo al 100% per questo, ma questa è una scelta nostra, le mie figlie non hanno profili social e non li avranno ancora per molto tempo.
Whatsapp Instagram e Facebook in down e non sappiamo più cosa fare
Il down di ieri sera è stato veramente molto lungo e non capitava da tantissimo tempo e sicuramente in tante ci siamo chieste e ora cosa facciamo?
Questo perchè ormai siamo talmente prese dai social che non ci rendiamo nemmeno più conto di quanto tempo ci passiamo su. Sento e leggo molte mamme uotidianamente dire che non hanno il tempo per una doccia, per dedicarsi una coccola, ma stranamente senza i social ci ritroviamo improvvisamente a non sapere che fare.
Oggi i social ci riempiono le giornate
In effetti se ci pensiamo bene i social oggi riempiono la nostra vita, ci fanno sentire meno sole, soddisfano il nostro bisogno di importanza, ci danno la possibilità di confrontarci, a volte anche discutere sui più disparati argomenti. Ma spesso e volentieri assorbono gran parte del nostro tempo, ci rapiscono, perché siamo curiose di sapere, di vedere cosa fanno gli altri, a volte anche di confrontare la nostra vita con la loro.
Ecco perchè ci troviamo spiazzate quando non li possiamo usare, ci siamo dimenticate del piacere di leggere un libro o di chiacchierare faccia a faccia con le persone. Ci nascondiamo dietro alla scusa del tempo senza renderci conto che in realtà di tempo ne abbiamo, solo che ne spendiamo troppo dove non dovremmo.
Ma non lo facciamo di proposito eh, entriamo per curiosità a vedere una storia e ci troviamo dopo mezz’ora ad averne guardate 50. Fammi vedere come sta quella persona, fammi sentire com’è finita quella storia, e via una dietro l’altra non ci accorgiamo del tempo che passa.
Ma quante cose riusciremmo a fare in più se solo riuscissimo a gestire meglio questo tempo? Quante possibilità in più avremmo se solo riuscissimo a guardare al social come una possibile fonte di guadagno e non solo come un passatempo?
Queste sono domande che forse non ci siamo mai poste, troppo legate alle nostre stesse paure, al giudizio degli altri, allo stereotipo dell’Influencer super criticata e della networker che riempie di spam le caselle di posta.
I social nel bene e nel male
Quello che dovremmo capire è che i social, che ne si voglia fare un lavoro o no, sono una grande possibilità. Possibilità di fare nuove amicizie, non solo futili ma anche vere e sincere. Possibilità di trovare risposte rapide alle domande. La possibilità di entrare nelle community di nostro interesse e trovare persone come noi, con gli stessi ideali, gli stessi problemi.
Il rovescio della medaglia è come abbiamo detto sopra che ci portano via davvero tanto tempo e ci fanno perdere la visione della realtà, del tempo che abbiamo, della vita che conducono le persone perché spesso quello che fanno vedere non è quello che succede poi realmente. Ma anche la visione fisica di noi stesse e degli altri, talmente abituate ad usare filtri che a fatica riusciamo ormai a fare una foto normale!
Insomma io non credo che i social siano il male del secolo come molti sostengono. Ritengo anzi che soprattutto per noi mamme siano un valido aiuto e a volte sostegno. Tutto sta a saperli usare, nel modo giusto, con i tempi giusti e senza mai perdere il rispetto e la coerenza con noi stesse.
Perciò ben vengano i momenti in cui vanno in down, perchè sono questi che ci fanno rendere conto di come e quanto veramente li stiamo utilizzando e che ci fanno riflettere su cosa ci stiamo perdendo.
Con affetto.
Keren