Da Mamma un po’ depressa a team Leader di Successo.

Da mamma un po' depressa a team leader di successo

Come tutto ebbe inizio…

Essere mamma era stato il mio sogno sin da bambina, e quando una donna diventa mamma, quando realizza il suo sogno, tutti si aspettano che sia felice, tutta nastrini, ninne nanne e occhi a cuoricino. Nessuno si aspetta che si senta depressa!

Peccato che non è proprio così, o meglio non sempre, dopo la nascita di Sofia, la mia prima figlia, mi sono trovata a piangere giornate intere. Adoravo quel fagottino tutta guance e occhi, ma non sapevo esattamente cosa ci dovevo fare, adorabile eh, ma era tutta latte, cacca, nanna, e io passavo giornate interminabili sola con questo pulcino strillante.

Quando è nata Rebecca io e Sofia avevamo ormai trovato il nostro equilibrio, legate a stretto giro avevamo la nostra routine, in simbiosi, e mi sentivo ormai pronta per un altro figlio. Sapevo che non sarei ricaduta nella situazione del primo, ormai non ero più una mamma inesperta e anche un po’ incapace diciamocelo perché non è che esiste una scuola per mamme!

Perciò con Rebecca funzionava tutto meglio, solo che non era più una, erano due, devi essere più veloce in tutto. Devi un po’ dividerti tra la casa, le esigenze di una le esigenze dell’altra, che non sono ovviamente le stesse soprattutto all’inizio. E capita che ti senti sopraffatta, che ti senti inadeguata, ancora una volta incapace di gestire tutto, ci sta.

Le mie giornate scorrevano così, lente, ma proprio lente lente, mi sembrava che loro crescessero velocemente ma che contemporaneamente il tempo non passasse mai. Che io fossi sempre li, ferma, sospesa tra la vita che avevo scelto e quella che non avrei mai vissuto, perché ormai ero solo una mamma! E il fatto di abitare in un piccolo paese lontano dalla città dove ero cresciuta, non mi aiutava affatto! I motivi per cui una donna si sente spesso insoddisfatta sono molteplici, come abbiamo visto in questo articolo.

Vi siete mai sentite così, depresse, insoddisfatte?

Un giorno poi mi chiama un’amica, anche lei mamma di due bimbe, anche loro dell’età delle mie, e mi dice “sai ho iniziato a collaborare con questa azienda, lavoro da casa, i prodotti mi piacciono e non richiede un grande impegno, perché non provi anche tu? Magari è un modo per farti qualche amica”

Questa frase mi colpì dritta al cuore, mi sentivo sola, avevo bisogno di conoscere persone nuove. Avevo bisogno di qualcosa che fosse mio che facesse parte di un mondo che non era solo quello casalingo, qualcosa che mi distraesse da pulizie, pappe e pannolini!

Ma avevo anche mille paure, e se non fa per me? Se non sono capace? E se fallisco cosa penseranno di me le persone che amo? Dovrò togliere tempo alle mie bambine per farlo? E se non ci riesco? 

team leader di successo

E se, e se, e se, se non avessi provato non sarei diventata una team leader di successo?

Tutti questi dubbi, tutte queste cose che pensavo e che credevo, non potevano che portarmi al fallimento, e così fu, o meglio, non fu un vero e proprio fallimento, ma non fu neanche un successo. Proporre dei prodotti non mi piaceva perché le persone che frequentavo quotidianamente le conoscevo a mala pena e non mi andava di farmi etichettare come “la rompi scatole che cerca di vendere ad ogni costo” perciò evitavo anche di parlarne, e come potevo avere successo in questo modo?

Ma nonostante tutto non mollavo, e oggi so che fu questo a fare la differenza, finchè non arrivò la svolta!

Ma questo ve lo racconto nel prossimo articolo!!

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