Eh si, la gestione del tempo per una mamma è dura. Tante cose da fare, tante cose da incastrare, gli impegni di tutta la famiglia di cui tenere conto…
Sicuramente è stato difficile anche per me riuscire a trovare un giusto equilibrio. E quando lo avevamo trovato con la prima figlia è arrivata la seconda e abbiamo dovuto ricominciare da capo. Sicuramente molte di voi ci sono passate non sono certo l’unica.
Alla fine questo equilibrio l’ho trovato. Ma prima di questo quante volte sono arrivata a sera esausta, quanti pianti per non essere riuscita a portare a termine tutto o non essere riuscita a portare le bambine al parco o per la casa sottosopra.
In questo articolo vi racconto come sono arrivata dall’essere una mamma disperata a scrivere un manuale sulla gestione del tempo.
Si sono stata una mamma disperata
Assolutamente si sono stata una mamma disperata e non mi vergogno a dirlo, sono passata da essere un’agente di viaggio che non aveva tantissimo tempo libero ma quel poco che aveva se lo gestiva come più gli piaceva ad essere una mamma a tempo pieno.
Dopo la nascita di Sofia, la mia prima figlia, ho vissuto mesi di depressione e quando mi sono ripresa tra la maternità prima e l’aver lasciato il lavoro poi il tempo non mi mancava. Ed essendo sole io e lei per gran parte della giornata potevo gestire tutto quasi senza problemi. Certo un figlio gli equilibri te li cambia eccome perciò ho dovuto imparare ad organizzarmi in base ai suoi ritmi e non più ai miei.
Quando dopo 3 anni è nata Rebecca di nuovo è cambiato tutto, questa volta il mio tempo andava diviso per tre Sofia Rebecca ed io, ho volutamente scritto prima loro di me, perché come ogni mamma spendevo tutte le mie energie e il mio tempo per loro.
E qui come tantissime mamme, ho iniziato a rimandare tutto ciò che riguardava me, a mettermi non in secondo piano ma in ultimo. Ho iniziato ad arrivare a sera con la casa che sembrava esplosa, ho iniziato chiudere tutti i miei sogni nei cassetti.
La conseguenza è stata, come era ovvio che fosse, che mi sentivo stanca, sopraffatta, stressata e anche frustrata perché nei rari momenti che mi concedevo per riflettere e liberare la mente, mi rendevo conto che Keren non esisteva più, esisteva solo la mamma di Sofia e Rebecca.
Come sono arrivata alla gestione del tempo
Quando mi sono resa conto che io non esistevo più. che stavo rinunciando non solo a sogni ed aspirazioni ma anche solo più semplicemente al parrucchiere, all’estetista, al tempo per me insomma, ho capito che dovevo trovarmi qualcosa da fare.
Mi sono guardata un po’ in giro e alla fine ho scelto di cogliere un’opportunità che mi permetteva di gestire il mio lavoro totalmente in smart working. In questo modo avrei potuto lavorare e quindi fare qualcosa per me, guadagnare ma anche stare a casa con le bimbe.
Il risultato è stato ottimo, almeno in parte, mi ci sono buttata a capofitto, avevo bisogno di qualcosa che mi facesse uscire dal mondo dei pannolini e delle pappe e mi piaceva quel lavoro ed ero felice di non perdermi un passo delle mie bambine.
Ma, un ma c’è ovviamente ed è per questo che ho scritto che è stato ottimo in parte, tutto questo lavoro, tutto questo successo, mi portava via del tempo, tempo che io in quel momento non avevo. Quale mamma di due figli piccoli ha tempo? Perciò mi sono ritrovata a lavorare di notte quando le bambine dormivano e di conseguenza ad essere sempre più stanca, felice dei risultati ma al contempo nervosa e ancora più frustrata. Se prima non avevo tempo per me ora iniziavo a sacrificare anche quello per la famiglia.
Ed è stata questa nuova consapevolezza a farmi capire che avevo bisogno di un aiuto per capire come gestire meglio il mio tempo.
La formazione è stato il mio più grande aiuto
Quando ho capito che avevo bisogno di imparare come riuscire ad incastrare tutto e gestire meglio il mio tempo ho capito che potevo riuscirci formandomi sull’argomento.
Il meccanismo che si era innescato era diventato un cerchio che non aveva mai fine, più non riuscivo a gestire il mio tempo più erano le cose che non riuscivo a portare a termine più si abbassava la mia autostima. Dovevo uscire da questa situazione.
Ho scelto di frequentare dei corsi di crescita personale dove la gestione del tempo era solo uno degli argomenti, ma ce n’erano molti altri tutti ugualmente utili e interessanti. Ho fatto questo percorso per due anni tra corsi settimanali e corsi intensivi di week end interi. Questo mi ha aiutato a lavorare tantissimo su me stessa, su quella che veramente volevo essere, non solo nel mio ruolo di madre ma anche di donna nel mondo.
E’ qui che ho capito che volevo portare valore nella vita delle persone, che non avrei voluto essere un esempio, il migliore possibile, per le mie figlie, ma anche per tante altre donne. Qui ho capito che non volevo far vedere alle mie bambine solo la mamma frustrata, sempre stanca e insoddisfatta delle propria vita.
Ormai avevo ben chiaro la persona che volevo e anche quella che non volevo essere, non mi restava che mettere in pratica quello che avevo imparato.
Certo quegli argomenti ormai mi avevano appassionata, comunicazione e gestione del tempo in particolare, e poi non si finisce mai di imparare. Per questo ho deciso di approfondirli e andare avanti, anche durante la pandemia ho frequentato altri corsi questa volta online. Ho letto libri, blog, manuali. Insomma ho cercato di apprendere il più possibile e continuo a farlo ancora oggi perché davvero il tempo speso nella formazione non è mai tempo perso.
Puoi imparare anche tu a gestire il tuo tempo
Come ho detto all’inizio sono stata una mamma disperata, oggi non lo sono più. Oggi gestisco un lavoro online, una community di mamme, ho un canale Telegram, questo blog. Ho due figlie, un marito, un cane, una casa. Ho scritto un ebook sulla gestione del team e oggi è uscito il mio nuovo ebook manuale di gestione del tempo per mamme disperate.
L’idea di questo manuale è nata non molto tempo fa. Diverse amiche mi chiedevano consigli sulla pianificazione. Altre anche sui social mi chiedevano come facessi a gestire tutto e tante altre domande simili a queste. Finché un giorno una persona mi ha detto chiaramente che avrebbe voluto essere come me che a fine giornata riuscivo a portare a termine moltissime cose.
Ecco è da qui che è nata l’idea dell’ebook dato che una delle cose più importanti per me è aiutare le persone. Perché non scrivere per loro un manuale che le aiuti a vedere che una strada c’è? Perché ,come dico nel manuale e nei precedenti articoli che trovate qui sul blog, il tempo è lo stesso per tutti. Abbiamo tutti tempo, dobbiamo solo riuscire a vederlo, dobbiamo solo imparare a gestirlo.
E’ per questo che nel manuale tratto diversi argomenti. Dalla pianificazione ai metodi per sfruttare al massimo spot di 25 minuti per svolgere le attività, ai consigli su come suddividere le pulizie della casa. Perché una mamma non deve gestire solo una cosa, deve riuscire a gestire mille cose, a fare mille cose in una giornata.
La parte che mi piace di più del mio manuale? La parte dove parlo del tempo per noi. Il tempo per noi è fondamentale ed è quello che dimentichiamo più facilmente. Ci mettiamo da parte ci convinciamo che non è importante ma lo è e come. Perché se io non avessi sentito la mancanza del tempo per me oggi non sarei qui a scrivere su questo blog. Non avrei scritto due ebook e non mi sarei goduta ogni momento delle mie bambine.
Con affetto
Keren
