Sport e bambini come organizzare le giornate quando sono in due

E’ iniziata la scuola già da un po’, e ora iniziano le corse delle mamme per portare i bambini a fare sport. Ma come organizzare le giornate quando sono in due?

Non sono una di quelle mamme per cui i figli devono per forza fare sport, ma piuttosto che tenerle buttate sul divano tutto il pomeriggio preferisco, anche per la loro salute, che facciano un po’ di sport.

Certo con due figlie di età diverse con interessi diversi non è assolutamente facile incastrare tutto ma ci si può riuscire, in questo articolo vediamo insieme come cercare di assecondarli nelle scelte senza diventare matte.

Primo passo la scelta dello sport

Sport e bambini come organizzare le giornate quando abbiamo più di un figlio
Sport e bambini come organizzare tutto?

Non ho mai imposto le mie preferenze alle mie figlie, sebbene non abbiano sempre scelto sport di mio gradimento, ma è giusto che seguano le loro passioni e non le mie.

Sicuramente, escluso qualche spiccato talento o interesse per uno sport in particolare, non è facile accompagnarli nella scelta. Magari noi pensiamo siano portati per qualcosa per poi scoprire che non è così o che sì sono portati per quello sport ma non gli piace. I bambini poi non sempre hanno le idee chiare su quale sport praticare o sull’impegno, sia fisico che in termini di tempo, che richiede quel determinato sport.

Allora come possiamo aiutarli? Semplice, ormai tutte le società sportive e le palestre danno la possibilità di fare almeno una o due prove prima dell’inizio dei corsi, ma prima di portarli alle prove dobbiamo cercare di capire se i corsi saranno poi gestibili per noi.

Quindi quello che dobbiamo fare è cercare di capire verso quali sport sono indirizzati i nostri figli, ricordiamoci che non esiste solo il calcio per i maschi come non esiste solo la danza per le femmine. Parliamone insieme a loro, se sono molto confusi facciamogli noi delle proposte cerchiamo di indirizzarli e al contempo informiamoci prima sui vari corsi. Informandoci prima abbiamo la possibilità di capire se ci sarà possibile gestire tutto.

Può essere che ci sia qualche mamma tra le nostre lettrici che ha l’aiuto dei nonni o del papà che rientra presto dal lavoro, ma molto più spesso le mamme si trovano, come me del resto, a dover gestire le giornate da sole. Per questo dobbiamo capire, prima ancora di proporli ai nostri bambini, se riusciamo a gestirli, perché poi, una volta convinti, sarà difficile fargli cambiare idea.

Ma non dobbiamo aver paura di non riuscire, spesso sottovalutiamo noi stesse e la nostra capacità di organizzazione. E se proprio non ne siamo capaci possiamo sempre imparare, ne abbiamo parlato proprio poco tempo fa nell’articolo sulla gestione del tempo ricordate?

Come capisco se riesco a gestirli?

Beh sicuramente organizzare le giornate quando sono in due non è semplice, ma come abbiamo già detto sopra possiamo farcela con un po’ di organizzazione.

Allora informiamoci prima sui vari corsi/sport e valutiamo bene giorni e orari. Generalmente, se le strutture in cui li dobbiamo portare non sono troppo distanti tra loro, uno scarto di 15 minuti dovrebbe essere sufficiente per permetterci di portare entrambi per tempo.

Eventualmente se abbiamo bisogno di quei 5 minuti in più possiamo chiedere di anticipare di 5 minuti il primo o di ritardare il secondo. Chi organizza corsi sportivi per i bambini è abituato ad avere mamme che devono gestire più figli e quindi a venirci incontro.

Dopo gli orari dobbiamo ovviamente valutare i luoghi, una distanza di 5/6 km è gestibile, una distanza di 30Km no. Avremmo in questo caso bisogno di differenziare i giorni.

Io ad esempio preferisco averle impegnate negli stessi giorni di modo che nei pomeriggi liberi possiamo dedicarci del tempo per noi (se ti serve qualche suggerimento lo trovi in questo articolo). Tra l’altro la mia Sofia è ormai in quinta elementare e spesso in settimana, pur facendo il tempo pieno, ha dei compiti da svolgere.

Non ci sono sport da maschio o da femmina

Sport e bambini non ci sono sport da maschio o da femmina
Sport e bambini non ci sono sport da maschio o da femmina

Parliamoci chiaro, questa cosa che ci sono sport da maschio e sport da femmina nel 2021 non si può più sostenere.

Ho visto bambini fare danza insieme a mia figlia e bambine fare calcio in squadre prevalentemente maschili. Le mie stesse figlie quest’anno hanno scelto di fare uno sport che nell’immaginario comune è da maschio ma non è così.

Io sono felice di assecondare quest’anno il loro desiderio di fare KIK BOXING perchè lo trovo uno sport molto completo. Si usano tutti i muscoli, si salta, si corre, si impara la disciplina e, non per ultimo, questi sport insegnano ai bambini che certe cose vanno fatte per sport ma non per strada. Cioè si può combattere per sport ma al di fuori della palestra non si deve certo boxare.

Il fatto che i nostri figli prediligno uno sport prevalentemente maschile piuttosto che femminile non definisce chi saranno da grandi. Il nostro aiutarli nelle scelte e, quando possibile, assecondarli, farà di loro dei bambini felici e degli adulti che credono nelle scelte che fanno.

Un impegno è un impegno

Lo sport è utile per insegnare ai bambini a mantenere gli impegni
Lo sport è utile per insegnare ai bambini a mantere gli impegni

Una delle cose importanti che insegna lo sport, e che cerco di insegnare anch’io alle mie figlie, è che un impegno preso si mantiene. Se hanno scelto uno sport, se sono sicura di averle lasciate libere nella scelta, nel momento in cui paghiamo per farlo lo devono portare a termine.

Certo se si tratta di uno sport nuovo cerco di agevolarle facendo l’iscrizione e il pagamento mese per mese. Spesso le strutture offrono piccoli sconti se paghiamo più mesi insieme, ma io preferisco rinunciare allo sconto lasciando loro la possibilità eventualmente di cambiare idea. Del resto poi oggi molte strutture non lo fnno nemmeno più proprio a causa della pandemia. Nella nostra palestra ad esempio è possibile solo pagare mensilmente.

In questo modo, nel cao in cui cambiassero idea, devono si portare a termine l’impegno preso, ma soltanto per un mese e non per un anno. Del resto come si dice “solo gli stupidi non cambiano idea”. E se li abbiamo guidati bene e lasciati liberi di scegliere nel momento in cui questo accadrà sapremo che davvero quello sport non fa per loro.

Insomma mie care mamme per noi “non ce la faccio” non esiste. In un modo o in un’altro riusciamo sempre ad incastrare gli impegni. Possiamo farlo con una buona dose di organizzazione senza stress, possiamo farlo correndo da una parte all’altra. Ma per i nostri bambini un modo lo troveremo sempre perchè sappiamo che non può fargli altro che bene.

Con affetto

Keren

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