Languishing ai tempi del Covid 19

Hai mai sentito parlare del languishing, ai tempi del Covid 19? Nell’ultimo anno, ti è mai capitato di avere una sensazione di vuoto, di smarrimento ed apatia assoluta?

Tranquillo, non sei il solo… potresti aver subìto gli effetti del Languishing, molto diffuso in questo periodo di pandemia, dove tutto sembra essersi fermato… la vita stessa.

Non temere, non è una patologia, né un disturbo psicologico…ma allora, che cos’è?

Andiamo ad analizzarlo insieme nei prossimi paragrafi.

Languishing: definizione

Languishing: definizione
Languishing:definizione

Il termine languishing, “languire” dall’inglese (ossia bramare, desiderare, in uno stato di assoluto abbandono e privazione) è stato coniato  nel 2002 dallo psicologo e sociologo Corey Keyes e rappresenta uno stato di stagnazione e malessere, senza però necessariamente arrivare ad uno stato depressivo o ansioso.

La persona affetta da languishing vive in uno stato di apatia, di vuoto e assenza di emozione, nell’attesa che accada qualcosa di importante nella propria vita, ma senza fare nulla per far si che ciò accada.

Ma vediamo come abbiamo vissuto il languishing ai tempi del Covid 19.

Languishing e Covid 19

languishing e covid 19
Languishing e covid 19

Durante la pandemia, abbiamo vissuto in un’atmosfera di angoscia, paura, incertezza, perdita di persone care e di attività lavorative.

E’ stato come aver messo la nostra vita in stand-by, nell’attesa di risvegliarci da un brutto incubo e riprendere la nostra “vera” vita in mano… 

Giorno dopo giorno, l’adattamento, lo spirito di sopravvivenza, anche dei più forti ed ottimisti, non hanno fatto altro che far maturare una situazione di stallo, di apatia ed indifferenza.

Tutto questo ha fatto da terreno fertile all’insorgere del languishing.

Proprio qualche giorno fa, lo psicologo della University of Pennsylvania, Adam Grant, ha pubblicato un articolo sul New York Times nel quale ha evidenziato quanto questo stato emotivo abbia caratterizzato la nostra vita nell’ultimo anno di pandemia.  

Questa emozione ha fatto (e con molta probabilità farà ancora) da cornice alla nostra vita in  quest’ultimo anno, manifestandosi sotto forma non di tristezza, depressione o ansia, bensì di mancanza di prospettiva, scopi ed obiettivi.

Languishing: consigli e soluzioni

Languishing: consigli e soluzioni
Languishing: consigli e soluzioni

Abbiamo detto che il languishing non è una patologia psichiatrica ma proprio per questo non è molto semplice riconoscerla.

Il soggetto affetto da questo stato emotivo, potrebbe non riconoscerlo facilmente e rinchiudersi, quindi, sempre di più in una totale assenza di prospettiva o di miglioramente della propria vita.

Inoltre, non è da sottovalutare in quanto rappresenta un malessere vero e proprio in cui l’anima, giorno dopo giorno, viene privata di gioia e benessere.

A tutti di sicuro sarà capitato, nella propria vita, di desiderare qualcosa senza avere la presunta capacità di ottenerla…

Rimanendo immobili, quasi in uno stato vegetativo, contemplando da lontano, con passiva desolazione, l’oggetto del proprio desiderio.

Sicuramente il periodo pandemico a cui il mondo intero è stato sottoposto, non ha fatto che peggiorare questo “languore”, questo desiderare senza prospettive…

E allora, cosa possiamo fare per venirne fuori?

La prima cosa fondamentale è riconoscere di esserne affetti, senza remore né timore e senza sentirsi soli perchè, come dicevo nell’introduzione, sono molte le persone che ne stanno subendo gli effetti.

Per rifiorire e quindi riprendere in mano la nostra vita abbandonando quel senso di vuoto che ci immobilizza, è indispensabile circondarci di relazioni  positive che non ci facciano sprofondare ulteriormente nella frustrazione… Relazioni che, al contrario, ci facciano risollevare e guardare al futuro con ottimismo e soprattutto con un obiettivo, uno scopo!

Conclusione: uscire dal Languishing

uscire dal languishing
Uscire dal languishing

Per concludere, mi sento di dire a tutti coloro che si rispecchiano in quanto discusso in questo articolo, quanto segue: 

E’ solo occupandoci di noi stessi, della nostra crescita personale, delle nostre passioni e dedicandoci con impegno e devozione ad uno scopo, che riusciremo a migliorare noi stessi e a trasformare le  inevitabili difficoltà della vita in numerose possibilità da cogliere al volo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *